Crea subito il tuo contratto di locazione turistica
a locazione turistica è perfetta quando un soggetto intende prendere in locazione un immobile ad uso abitativo esclusivamente per finalità turistiche o di svago, e per un periodo determinato limitato nel tempo.
Quali immobili affittare
La locazione per uso turistico riguarda solo gli immobili ad uso abitativo (categoria catastale da A1 a A11, escluso A10). Se l’uso che si vuol fare dell’immobile è diverso da quello turistico (es. abitativo, ufficio, foresteria) le parti dovranno scegliere un contratto specifico come il contratto di locazione ad uso abitativo o il contratto di locazione commerciale.
I punti principali di questo contratto sono:
- Durata: il contratto ad uso turistico o di affitto breve si caratterizza per avere una durata di meno di 30 giorni. Nel caso in cui le parti concordino una durata superiore, sarà necessario registrare il contratto presso l’Agenzia delle Entrate. A differenza di altri tipi di contratto, il conduttore resterà quindi nell’appartamento generalmente per un breve periodo e comunque per meno di 30 giorni.
- Cedolare secca: le parti possono optare per la cedolare secca, che corrisponde a una tassa fissa del 21% sull’importo della locazione, che non si aggiunge al reddito del locatore ai fini IRPEF. Nel contratto si potrà indicare l’opzione per la cedolare secca, ma solamente nel caso in cui il locatore sia persona fisica, ossia sia una persona comune che affitta per brevi periodi a titolo non professionale. Inoltre, la persona fisica locatrice potrà affittare mediante cedolare secca un massimo di quattro immobili. Nel caso in cui affittino più di quattro immobili, i canoni di locazione andranno a cumularsi con il reddito del locatore ai fini della tassazione IRPEF.
- Finalità turistiche: vanno specificati i motivi che hanno indotto le parti a locare un appartamento: le finalità turistiche comprendono tutte quelle sorte in occasione di un viaggio o di un soggiorno per svago, per villeggiatura, per cura, per istruzione, per interessi religiosi o per qualunque altra causa non utilitaria.
- Canone di locazione: va quindi quantificato l’importo del canone di locazione, oltre l’indicazione di tutte quelle spese che si intendono incluse, oppure escluse, dal prezzo pattuito, come nel caso delle utenze.
- Dati dell’immobile: nel contratto vanno indicati i dati personali del proprietario dell’immobile da locare e del conduttore, del bene, specificandone l’indirizzo e i dati catastali, la presenza, o meno, di un ascensore, di un posto auto, l’utilizzo di parti comuni. Inoltre, vanno identificate le consistenze, ossia la presenza del numero di stanze e relativi posti letto, numero dei bagni, cucina, zona giorno. Se l’appartamento è arredato, vanno elencati i mobili e suppellettili presenti.
- Altre clausole: Altre clausole importanti del contratto possono comprendere la possibilità o meno di richiedere un anticipo per confermare la locazione, oppure un deposito cauzionale per far si che in caso di danni o perdite il locatore si possa trattenere il deposito cauzionale.
Normativa di riferimento
Articoli 1571 e seguenti del Codice Civile,
Articolo 7 D. Lgs. 286/1998, articolo 12 del Dl 21 marzo 1978, n. 59, convertito nella legge 18 maggio 1978, n. 191
Articolo 4, Decreto-legge del 24/04/2017 n. 50 “Disposizioni urgenti in materia finanziaria, iniziative a favore degli enti territoriali, ulteriori interventi per le zone colpite da eventi sismici e misure per lo sviluppo”
DA VALUTARE QUANDO SI NEGOZIA IL CONTRATTO: